Scegliere l’esecuzione costruttiva di un ventilatore è come organizzare un viaggio: una volta scelta la meta, cioè lo scopo da ottenere, devo scegliere il modo ed il mezzo migliore per raggiungerla; ciascun sistema ha con sé una serie di peculiarità, vantaggi, caratteristiche e costi. Ma quando ci si riferisce all’esecuzione costruttiva di un ventilatore industriale, di cosa si parla?
Ci si riferisce al modo migliore di assemblare e collegare i vari componenti della macchina, in maniera che lavori al meglio nella situazione operativa in cui verrà installata.
Nel caso degli apparecchi di ventilazione industriale, l’esecuzione riguarda in particolare il sistema di azionamento della girante e/o la posizione del motore elettrico di comando: alcuni sistemi sono più semplici ma meno versatili, altri sono più elaborati ma possono più facilmente essere modificati nel tempo in caso di necessità; alcune esecuzioni sono più robuste ed affidabili di altre ed, infine, ci sono esecuzioni costruttive dedicate a situazioni particolari.
Nella fase di progettazione dell’impianto è essenziale saper coniugare bene gli aspetti tecnici con quelli economici: qui entrano in gioco la capacità, l’esperienza e la competenza degli impiantisti. Come in molti altri ambiti, di norma, viene premiato chi ha una visione a lungo termine e riesce a conciliare l’impatto economico di un impianto di ventilazione industriale con la possibilità di adeguarlo alle esigenze future dell’azienda.
Euroventilatori International mette a disposizione dei clienti LiveCurve: è un software innovativo ed intuitivo che permette al cliente di ottenere un primo range di apparecchi che possono essere adatti alla sua situazione. La seconda fase vede l’operato dei tecnici altamente specializzati che, sulla base dei punti di lavoro richiesti, progetta l’impianto e stabilisce quali ventilatori dovranno essere usati, nonché le esecuzioni.
Le esecuzioni possono avere una certa adattabilità: ad esempio un’esecuzione con motore direttamente accoppiato (esecuzione 4), può essere un’ottima soluzione per l’aspirazione e la ventilazione di aria pulita o polverosa in ambienti non particolarmente gravosi. La temperatura massima raggiungibile è di 80°C nella configurazione standard, mentre si può arrivare a 150°c installando una ventolina di raffreddamento sul lato motore, in modo da mantenere una temperatura di lavoro idonea al motore accoppiato.
L’esecuzione a trasmissione, invece, si adatta facilmente a tutti gli ambienti di lavoro, anche a quelli più gravosi. Questa forma costruttiva permette di raggiungere 90°C senza ventolina e 350°C con la ventolina di raffreddamento. In casi molto particolari si arriva a temperature che sfiorano i 500°C. In queste situazioni, però, oltre alla ventolina vengono utilizzati materiali particolarmente resistenti. Le esecuzioni a trasmissione sono la 9 (il motore è sostenuto sul fianco dalla sedia) e la 12 (se il motore è adagiato su un telaio di fondazione o basamento). Questa sistemazione permette di avere un range di portata e pressione pressoché infinito. Grazie alle cinghie e alle pulegge, infatti, possiamo dimensionare il ventilatore in modo da raggiungere esattamente il punto di lavoro desiderato al numero di giri desiderato.
Nel prossimo articolo, vedremo altri esempi di esecuzioni e alcune indicazioni da seguire nella scelta.
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