Nel post I ventilatori industriali spiegati ai non addetti ai lavori, abbiamo introdotto una distinzione tra ventilatori assiali e ventilatori radiali o centrifughi. In questo post ci occuperemo esclusivamente dei ventilatori radiali, e nel dettaglio, delle pale inserite nella girante.
E’ bene ricordare che in un ventilatore radiale, l’aria (o il fluido) incontra la girante in direzione assiale e la abbandona in una direzione perpendicolare all’asse. In questo contesto, le pale assumono un’importanza cruciale, e vengono di stinte in tre categorie:
- pale negative: pale dove il fluido viene elaborato con la parte posteriore (convessa)
- pale positive: pale dove il fluido viene elaborato con la parte anteriore (concava)
- pale diritte: pale dove si elabora il fluido indistintamente con la parte posteriore o anteriore, se non sono previsti rinforzi pala da una o dall’altra parte.
Da un punto di vista prestazione, le pale negative hanno tipicamente un rendimento più elevato, in quanto il loro utilizzo comporta una inferiore potenza assorbita, e quindi un minore consumo di energia. Allo stesso modo, a parità di portata e grandezza, il ventilatore a pale positive offre prestazioni più elevate in termini di pressione, ma anche una maggiore potenza assorbita e quindi un maggiore consumo di energia.
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