Le esecuzioni costruttive nei ventilatori industriali – 2^ parte

Completiamo la panoramica sulle esecuzioni costruttive nei ventilatori industriali che abbiamo iniziato a trattare in un precedente articolo.

Alta pressione esecuzione con giunto elastico

Ventilatore industriale alta pressione – Esecuzione 8, accoppiamento a mezzo giunto elastico

A volte, la scelta di un’esecuzione piuttosto che un’altra viene imposta dalla situazione; può accadere che per mancanza di spazio o di risorse si debbano studiare delle alternative: ad esempio, per certi parametri la soluzione ideale potrebbe essere quella di adottare un’esecuzione che preveda l’accoppiamento tramite giunto elastico di girante e motore. Ad esempio, con l’esecuzione 8, nella quale il supporto dei cuscinetti e il motore sono posizionati su un’unica base, possiamo lavorare nelle stesse condizioni ambientali dell’esecuzione 12.
Se, nella situazione reale, questa soluzione non potesse essere adottata, giocoforza si dovrà trovare il miglior sistema per accordare le esigenze operative con le condizioni al contorno.

Un altro esempio: l’esecuzione flangiata, che accoppia alla girante un motore in forma B5 e può essere direttamente collegata alla tubazione di mandata e a quella di aspirazione, attraverso apposite flange.

Può essere necessario dover mettere a punto delle esecuzioni speciali per risolvere un particolare problema: diventa allora fondamentale rivolgersi ad un fornitore che possa prendere in carico la realizzazione dell’impianto dalla progettazione fino alla messa in opera.

Esecuzioni costruttive a trasmissione diretta

Esecuzioni costruttive a trasmissione diretta

Un costruttore di ventilatori industriali come Euroventilatori International opera nel settore delle macchine aerauliche da oltre 30 anni. Dispone di uffici tecnici in grado di realizzare l’impianto di ventilazione perfetto per le esigenze di ogni cliente, nella totale conformità alle norme e ai criteri di sicurezza più stringenti, ed è in grado di consegnarlo in tempi veloci e certi grazie ad una logistica efficiente e rodata.

Non è improbabile dover calcolare impianti di ventilazione in circostanze che escano dai più comuni standard: per questo la migliore soluzione è quella di rivolgersi a specialisti di comprovata esperienza, che possono trovare la soluzione più adatta ai diversi casi. In caso di impianti di ventilazione industriale che debbano essere installati dove si svolgono lavorazioni che producano emissioni inquinanti, la capacità del fornitore nel progettare l’impianto che meglio soddisfi sia le esigenze operative che quelle di budget diventerà uno dei principali criteri di scelta.

Esecuzioni costruttive a trasmissione indiretta

Esecuzioni costruttive a trasmissione indiretta

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Le esecuzioni costruttive nei ventilatori industriali – 1^ parte

Scegliere l’esecuzione costruttiva di un ventilatore è come organizzare un viaggio: una volta scelta la meta, cioè lo scopo da ottenere, devo scegliere il modo ed il mezzo migliore per raggiungerla; ciascun sistema ha con sé una serie di peculiarità, vantaggi, caratteristiche e costi. Ma quando ci si riferisce all’esecuzione costruttiva di un ventilatore industriale, di cosa si parla?
Ci si riferisce al modo migliore di assemblare e collegare i vari componenti della macchina, in maniera che lavori al meglio nella situazione operativa in cui verrà installata.

Bassa pressione - Esecuzione vernice speciale

Bassa pressione – Esecuzione vernice speciale

Nel caso degli apparecchi di ventilazione industriale, l’esecuzione riguarda in particolare il sistema di azionamento della girante e/o la posizione del motore elettrico di comando: alcuni sistemi sono più semplici ma meno versatili, altri sono più elaborati ma possono più facilmente essere modificati nel tempo in caso di necessità; alcune esecuzioni sono più robuste ed affidabili di altre ed, infine, ci sono esecuzioni costruttive dedicate a situazioni particolari.

Nella fase di progettazione dell’impianto è essenziale saper coniugare bene gli aspetti tecnici con quelli economici: qui entrano in gioco la capacità, l’esperienza e la competenza degli impiantisti. Come in molti altri ambiti, di norma, viene premiato chi ha una visione a lungo termine e riesce a conciliare l’impatto economico di un impianto di ventilazione industriale con la possibilità di adeguarlo alle esigenze future dell’azienda.
Euroventilatori International mette a disposizione dei clienti LiveCurve: è un software innovativo ed intuitivo che permette al cliente di ottenere un primo range di apparecchi che possono essere adatti alla sua situazione. La seconda fase vede l’operato dei tecnici altamente specializzati che, sulla base dei punti di lavoro richiesti, progetta l’impianto e stabilisce quali ventilatori dovranno essere usati, nonché le esecuzioni.

Le esecuzioni possono avere una certa adattabilità: ad esempio un’esecuzione con motore direttamente accoppiato (esecuzione 4), può essere un’ottima soluzione per l’aspirazione e la ventilazione di aria pulita o polverosa in ambienti non particolarmente gravosi. La temperatura massima raggiungibile è di 80°C nella configurazione standard, mentre si può arrivare a 150°c installando una ventolina di raffreddamento sul lato motore, in modo da mantenere una temperatura di lavoro idonea al motore accoppiato.
L’esecuzione a trasmissione, invece, si adatta facilmente a tutti gli ambienti di lavoro, anche a quelli più gravosi. Questa forma costruttiva permette di raggiungere 90°C senza ventolina e 350°C con la ventolina di raffreddamento. In casi molto particolari si arriva a temperature che sfiorano i 500°C. In queste situazioni, però, oltre alla ventolina vengono utilizzati materiali particolarmente resistenti. Le esecuzioni a trasmissione sono la 9 (il motore è sostenuto sul fianco dalla sedia) e la 12 (se il motore è adagiato su un telaio di fondazione o basamento). Questa sistemazione permette di avere un range di portata e pressione pressoché infinito. Grazie alle cinghie e alle pulegge, infatti, possiamo dimensionare il ventilatore in modo da raggiungere esattamente il punto di lavoro desiderato al numero di giri desiderato.

Nel prossimo articolo, vedremo altri esempi di esecuzioni e alcune indicazioni da seguire nella scelta.

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Gli orientamenti nei ventilatori industriali

Quando si parla di orientamenti dei ventilatori industriali, ci si riferisce in particolare alla posizione della mandata, cioè del flusso d’aria in uscita.

Un ventilatore industriale è solamente uno dei diversi elementi che compongono tutto l’impianto di ventilazione, ed è integrato al suo interno: per poter trattare il flusso d’aria, il ventilatore dovrà, ovviamente, avere delle condutture in ingresso e in uscita.
Il flusso d’aria in entrata (l’aspirazione) è praticamente sempre definito, mentre la mandata (il flusso d’aria che esce) può venire orientata in varie direzioni, verso l’alto o verso il basso, a sinistra o a destra oppure, anche, in posizioni intermedie.

A parità di tutti gli altri componenti, più la rete di tubi e condutture è corta, più è efficace: di conseguenza, la scelta dell’orientamento di mandata è affidata solitamente all’impiantista, che ha modo di valutare correttamente tutti i fattori in gioco e le correlazioni tra i vari elementi del sistema di ventilazione.orientamenti ventilatori industriali

Le possibili posizioni della mandata sono definite, secondo norme internazionali, con una sigla alfanumerica in cui la parte letterale (RD o LG) indica il senso di rotazione della girante e la parte numerica indica l’angolo di uscita del flusso d’aria.
Gli orientamenti caratteristici sono 16, 8 in senso orario e 8 in senso antiorario, tenendo presente che il senso di rotazione viene definito, in un ventilatore centrifugo, guardando il ventilatore dal lato del motore.

Euroventilatori International costruisce i suoi apparecchi nelle 16 posizioni differenti della bocca di mandata; alcuni orientamenti, e precisamente gli RD – LG 180 e 225, vengono realizzati con opportuni adattamenti costruttivi.

Orientamenti ventilatori industriali  a trasmissione indiretta

Orientamenti nei ventilatori industriali a trasmissione indiretta

In caso di esecuzioni a trasmissione indiretta (sono tutte quelle in cui tra motore e girante il collegamento avviene con una cinghia o altri componenti per la trasmissione del moto), vengono adottati gli orientamenti secondo le angolazioni standard visibili nella figura.

orientamenti ventilatori industriali assiali

Orientamenti nei ventilatori industriali assiali

In un ventilatore assiale la posizione angolare del motore viene indicata con l’angolo (in gradi) tra un asse di riferimento ortogonale alla base di appoggio e l’asse dell’elemento accessorio, ruotando sull’asse del ventilatore visto dal lato comando.

Una giusta scelta dell’orientamento è determinante perché il sistema raggiunga la massima efficienza; la correttezza nel direzionare la mandata si rifletterà sulle tubazioni in uscita, che potranno essere mantenute alla minima lunghezza necessaria. Per questo è indispensabile affidarsi a costruttori di ventilatori industriali di comprovata esperienza e capacità, come Euroventilatori International, che sono in grado di seguire il cliente fin dalle prime fasi di scelta del ventilatore più adatto alle proprie esigenze ed accompagnarli lungo tutto l’iter di progettazione e realizzazione dell’impianto, grazie ai propri uffici tecnici interni e ai propri impiantisti e installatori.
Scegliere un fornitore di ventilatori industriali capace di assistere il cliente durante ogni fase dell’installazione significa mettere in opera un sistema di ventilazione creato su misura per le esigenze della propria azienda e che, per questo, avrà il miglior rapporto possibile tra investimento e risultati ottenuti.

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Come scegliere un fornitore di ventilatori industriali

come scegliere un fornitore di ventilatori industriali

Scegliere un fornitore di ventilatori industriali: come?

Nelle industrie dove è necessario aspirare e trattare l’aria, è indispensabile scegliere un fornitore di ventilatori industriali che sia in grado di dare all’azienda l’impianto di ventilazione adeguato ed un adeguato supporto.

La maggior parte degli impianti industriali ha la necessità di dotarsi, a norma di legge, di sistemi di ventilazione che aspirino l’aria carica di inquinanti, polveri e particelle solide per trattarle in maniera opportuna: il Decreto Ministeriale 12 luglio 1990 (Linee guida per il contenimento delle emissioni degli impianti industriali e la fissazione dei valori minimi di emissione) stabilisce i limiti di emissione delle sostanze tossiche che vengono prodotte nelle più diverse lavorazioni (anch’esse contemplate e classificate nel medesimo decreto).
La non osservanza delle disposizioni legislative in materia ha conseguenze non solo dal punto di vista legale, ma anche dal punto di vista della salute e della sicurezza: è necessario che ogni azienda che opera con polveri o comunque che emetta inquinanti abbia in funzione apparecchiature ed impianti adeguati al loro abbattimento.

Un ventilatore industriale deve spostare una certa quantità di aria, rispettando i parametri di efficienza e rendimento per i quali è stato progettato; queste macchine permettono di abbassare la quantità di sostanze pericolose anche molto al di sotto delle prescrizioni della norma: perché possano effettivamente fare questo, però, è essenziale che le prestazioni reali siano davvero rispondenti a quelle dichiarate dal fabbricante e che le macchine stesse siano adeguatamente dimensionate.

Come scegliere il fornitore giusto?
Iniziando col fare alcune semplici verifiche: il produttore di ventilatori industriali è in possesso delle certificazioni necessarie?
È senza dubbio un punto a favore scegliere un produttore che renda immediatamente disponibili i certificati in suo possesso, come ad esempio:

  • la Dichiarazione di conformità alla Direttiva Europea 2009/125/CE (regola i criteri di efficienza energetica delle apparecchiature) e al Regolamento N. 327/2011 (modalità di applicazione della direttiva in merito alle apparecchiature di ventilazione e condizionamento);
  • la certificazione ATEX (Direttiva Europea 2014/34/UE), che riguarda le apparecchiature destinate ad essere utilizzate in atmosfera potenzialmente esplosiva.

Un altro punto a favore è la velocità di risposta alle domande del cliente: se si richiede un preventivo, il fabbricante risponde velocemente?
È naturale che i tempi si allunghino se le necessità richiedono una progettazione e delle soluzioni dedicate: un produttore come Euroventilatori International riesce a fornire in 8 ore il prezzo dei ventilatori industriali specifici per le necessità di una data azienda e a consegnare in una settimana (nel caso di macchine standard) o due, grazie ad un magazzino di prodotti a cui i distributori possono fare riferimento. Nel caso di apparecchi costruiti su specifiche indicazioni e per utilizzi particolari, l’azienda riesce ad assicurare consegne veloci grazie ad una rete distributiva particolarmente efficace nel fornire al cliente il miglior servizio possibile.
Grazie a questa celerità, il cliente velocizza i processi decisionali, pianifica al meglio le proprie attività ed è sempre più competitivo sul mercato.

Euroventilatori International ha un’esperienza maturata in oltre trent’anni di attività che si concretizza in apparecchiature di altissima qualità tecnologica e costruttiva, macchine in cui la qualità traspare fino dai primi aspetti della meccanica visibili immediatamente: la robustezza della struttura, la precisione delle saldature, la scelta dei materiali. Dal punto di vista aeraulico, la qualità viene data dalla certezza delle prestazioni: i collaudi effettuati in sale prova dedicate testimoniano i rendimenti e l’efficienza: più un ventilatore industriale è efficiente, minore sarà il consumo di energia necessario al suo funzionamento e minori i costi di esercizio.

Euroventilatori inoltre, come tutti i maggiori produttori di ventilatori industriali, ha una vasta gamma di modelli a catalogo: è possibile quindi che ci siano più ventilatori, con differenti caratteristiche meccaniche e, magari, aerauliche che possono essere scelti per ogni punto di lavoro chiesto dal cliente.
A questo punto entra in gioco un software innovativo come LiveCurve, che permette di fare una prima selezione degli apparecchi; dopo questa prima fase, però, diventa fondamentale il fattore umano: solo l’esperienza, la competenza e la preparazione dei tecnici sono la migliore garanzia per scegliere il ventilatore perfetto per quella particolare installazione.

E se quell’apparecchio non fosse ancora in catalogo?
Gli uffici tecnici di Euroventilatori International studiano il caso particolare in esame e, attraverso efficienti procedure di ingegnerizzazione, forniscono la soluzione più adatta.
Ecco come lavora un costruttore di ventilatori industriali leader. A voi la scelta.

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I componenti di un ventilatore industriale

componenti di un ventilatore industriale
Quali sono i diversi componenti di un ventilatore industriale e qual’è la loro funzione? In questo post cercheremo di dare una risposta a questa domanda, analizzando nel dettaglio le diverse componenti di un ventilatore industriale.

Boccaglio: il boccaglio è una componente che serve a  convogliare l’aria all’interno della cassa del ventilatore e può avere sia funzione di imbocco, che di raccordo. Le dimensioni e le forme del boccaglio dipendono dalla tipologia e dalla funzione del ventilatore industriale.

Girante: la girante è il vero e proprio cuore del ventilatore industriale. Si tratta di  un organo rotante sul quale sono poste le pale (le quali, a seconda del loro impiego, posso essere positive, negative o diritte).

Cassa (o coclea): la cassa è la struttura che contiene la girante; l’aria (o il fluido) da movimentare passa attraverso la cassa e viene incanalata verso l’impianto di areazione. In particolare, l’aria nella cassa viene sottoposta a compressione e conseguentemente ad un aumento della velocità. Le prestazioni del ventilatore dipendono, oltre che dalla fisionomia della girante, anche dalla forma della cassa.

Portello di ispezione:  è un piccolo sportello situato sulla cassa, utile per effettuare operazioni di ispezione oppure di ordinaria e straordinaria manutenzione sulla girante e sulle pale.

Sedia: è il supporto dove il ventilatore industriale viene installato. Si distingue tra la sedia diretta, utilizzata nel caso il ventilatore sia a trasmissione diretta, o indiretta, nel caso il ventilatore da installare sia a trasmissione indiretta. Nei ventilatori per l’industria di grandi dimensioni la sedia è direttamente saldata alla cassa.

Supporto: costituito da albero e cuscinetti, è il componente che si occupa di tutta la meccanica della trasmissione del ventilatore per l’industria. Il supporto è sollecitato dalle forze meccaniche di velocità e coppia, che sono dovute alla trasmissione indiretta.

Ventolina di raffreddamento:  E’ una piccola ventola calettata sul mozzo della girante per i ventilatori diretti, oppure sull’albero del supporto per i ventilatori industriali a trasmissione (o indiretti). Serve a smaltire il calore del flusso d’aria che attraversa la cassa per evitare che impatti sulle parti più delicate, come il motore (cuscinetti e parti elettriche) o il supporto (cuscinetti e parti meccaniche).

Cinghie e pulegge: presenti solo nei ventilatori indiretti, sono una parte fondamentale della loro trasmissione. Vanno selezionate da tecnici qualificati: nella scelta incidono sia il numero di giri nominali del motore, sia le prestazioni del ventilatore industriale desiderate.

Carter per trasmissione: lo scopo del carter è di proteggere la cinghia di trasmissione da agenti esterni, e contemporaneamente, di aumentare la sicurezza dell’impianto di trasmissione, evitando contatti accidentali con la cinghia in movimento da parte degli operatori, specialmente in caso di rottura della cinghia stessa.

Basamento:  è l’organo di sostegno del ventilatore industriale a trasmissione, che  funge da base di appoggio per l’installazione del ventilatore industriale. Il basamento unisce il motore e il ventilatore indiretto in una unica base (o fondamento).

Bandiera: è una base del motore posta sul fianco della sedia. Su di essa si appoggia e fissa il motore nell’ambito di un’esecuzione indiretta.

Girante elicoidale: è l’organo rotante dei ventilatori industriali assiali (i quali sono dotati di pale alari ottenute da pressofusioni di alluminio). Il flusso di aria incontra e abbandona la girante lungo superfici coassiali al flusso stesso.

Tamburo: è la cassa del ventilatore elicoidale, che comprende anche una base saldata per il fissaggio del motore, allo scopo di creare il flusso d’aria assiale.

Tamburo a trasmissione: è la versione indiretta del tamburo. Sulla base viene fissato il supporto che è collegato tramite la trasmissione al motore esterno.

Hai qualcosa da aggiungere a questo articolo? Se si, i tuoi commenti sono i benvenuti 😉

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Come scegliere un ventilatore industriale (seconda parte)

EUROVENTILATORI 246
Nel nostro post precedente Come scegliere un ventilatore industriale (prima parte) abbiamo visto come le caratteristiche aerauliche siano il primo aspetto da valutare nella scelta del ventilatore industriale più adatto alle nostre esigenze. In questo post vedremo come vi sono degli altri aspetti, altrettanto importanti, che entrano in gioco nella scelta.

In particolare, i più importanti fra questi sono  il tipo di fluido da trasportare (aria, fumi, etc.), la sua densità (ossia la temperatura e l’ altitudine) e, se disponibile, la sua umidità. Questi dati in particolare sono fondamentali per calcolare correttamente la portata e la pressione effettive dell’impianto di ventilazione industriale.

Un altro aspetto importante da affrontare è assicurarsi di aver definito al meglio la tipologia del fluido o miscela di gas che dovranno essere movimentati dal ventilatore industriale: fumi, granulati, materiale in sospensione, etc. Anche se non sempre è possibile per ragioni tecniche o organizzative, l’ideale è conoscere la tipologia e la concentrazione di ognuno dei materiali in sospensione che dovranno essere trasportati.

In questo modo, è possibile selezionare un ventilatore industriale con una girante e con delle caratteristiche tecniche mirate per il fluido da trasportare e per l’impianto di ventilazione industriale progettato, come ad esempio i materiali costruttivi da impiegare per le pale o la cassa, minimizzando i rischi connessi ad una scelta effettuata con poche informazioni a disposizione.

Ad esempio, per esigenze di ventilazione industriale per trasporto di trucioli di legno, rifili di carta, o altre tipologie di granulati vari, la scelta della girante diventa cruciale. Molto spesso, in queste circostanze, la scelta obbligata è di installare il ventilatore industriale “in spinta“, ossia di non far attraversare al materiale trasportato il ventilatore industriale stesso, ma viceversa di farlo spingere sulla tubazione a destinazione (trasporto pneumatico).

Un discorso a parte merita la scelta di un ventilatore industriale adatto al trasporto di gas nocivi, dove vanno utilizzati in fase di costruzione dei materiali appositi come ad esempio l’acciaio inossidabile AISI 304 e AISI 316;  allo stesso modo, nel caso vi siano da trasportare dei materiali abrasivi, il ventilatore industriale dovrà essere realizzato con acciai specifici realizzati con manganese ed altri metalli particolari.

In ogni caso, un errore comune da evitare accuratamente è di scegliere un ventilatore industriale soltanto sulla base delle sue caratteristiche aerauliche, senza considerare il contesto di installazione, il tipo di fluido da veicolare e le perdite di carico dell’impianto in cui il ventilatore industriale dovrà operare. In questo contesto, le domande da porsi sempre sono:

  • Che tipo di fluido dovrà essere trasportato?
  • Qual’è la quantità di fluido (in unità di tempo) da trasportare?
  • In che modalità il fluido dovrà essere trasportato?
  • Qual’è la destinazione finale del fluido da trasportare?

In caso di dubbi, il nostro consiglio per gli impiantisti è di contattare sempre un tecnico esperto prima di scegliere un ventilatore industriale, in modo da minimizzare i gravosi rischi connessi alla scelta di ventilatore non adatto all’utilizzo specifico per cui viene installato.

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Come scegliere un ventilatore industriale (prima parte )

Come scegliere il ventilatore giusto

Non riesci a capire come scegliere un ventilatore industriale? Ecco alcuni consigli.

 

La scelta del ventilatore industriale più adatto alle esigenze di ogni singola installazione, passa inesorabilmente attraverso i quattro parametri principali che determinano le caratteristiche del ventilatore stesso.

I quattro parametri sono:

  • Portata
  • Pressione
  • Potenza impiegata
  • Rendimento

Vediamo nel dettaglio il significato delle quattro parametri in questione, nella maniera più comprensibile possibile, ed evitando di dilungarci in spiegazioni troppo specialistiche.

    • Portata

La portata è la quantità d’aria che attraversa il ventilatore industriale nel tempo: nel sistema metrico decimale, viene espressa in metri cubi elaborati in un secondo, in un minuto o in un’ora. Si tratta del parametro principale, in quanto definisce pe gli addetti ai lavori “lo scopo” per il quale il ventilatore industriale è stata creato.

    • Pressione

La pressione è la forma di energia che consente al ventilatore di far confluire la portata all’interno del circuito dove il ventilatore sarà impiegato. Una metafora probabilmente efficace in questo senso è pensare alla pressione di un ventilatore come alla pressione sanguigna, creata dalle pulsazioni del cuore per consentire al flusso di sangue (la portata), di raggiungere tutte le parti del corpo.

    • Potenza impiegata

Una volta stabilita la combinazione desiderata tra portata (che compie il lavoro) e pressione (che permette alla portata di compiere il lavoro), entra in gioco la potenza da applicare al ventilatore. La potenza rappresenta il fabbisogno di energia necessario a mettere in movimento la girante, affinchè si ottenga la combinazione di portata e pressione desiderata.

    • Rendimento

Com’è noto, in natura l’energia non si crea e non si distrugge ma bensì si trasforma. Nel dettaglio, non tutta l’energia erogata per far funzionare un ventilatore industriale viene trasferita al ventilatore stesso:
una parte viene trasformata in calore a causa degli attriti delle parti meccaniche (e ad altri fattori) e quindi dispersa. Quindi, il rendimento è il rapporto tra l’energia che il ventilatore industriale trasferisce effettivamente alla massa d’aria e l’energia dispersa dalla fonte energetica (nel nostro caso quasi sempre un motore elettrico).

Interessante, vero? Per ogni approfondimento sui parametri che definiscono i ventilatori industriali e ne permettono la scelta, vi rimandiamo alla seconda parte di questo post.

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I ventilatori industriali spiegati ai non addetti ai lavori

I Ventilatori Industriali per i non addetti al lavori I ventilatori industriali sono dei dispositivi meccanici dotati di pale rotanti, le quali sono azionate da un motore elettrico (da qui la denominazione “elettroventilatore”). Un ventilatore industriale può essere concepito sia per spostare in maniera continua correnti gassose, come ad esempio aria pulita o aria polverosa, sia per trasportare del materiale in sospensione in un gas, come ad esempio dei trucioli.

Variabili nel diametro della girante da qualche decina di centimetri a qualche metro, i ventilatori industriali vengono tipicamente utilizzati sia all’interno di macchine ed attrezzature per l’industria, sia all’interno di impianti per la ventilazione industriale, dei quali costituiscono uno degli elementi essenziali.

Dal punto di vista costruttivo, i ventilatori per l’industria possono essere suddivisi in due macro-categorie:

  • ventilatori industriali assiali: la corrente gassosa viene aspirata e spinta nella medesima direzione, ossia sullo stesso asse della girante;
  • ventilatori industriali radiali o centrifughi: la corrente gassosa viene aspirata nella direzione dell’asse della girante, e viene quindi spinta in direzione radiale, ossia perpendicolarmente all’asse della girante

Un’altra suddivisione piuttosto diffusa tra gli installatori di impianti per la ventilazione industriale, è relativa alla pressione gestita dai ventilatori stessi

Nel dettaglio, possiamo distinguere tra:

  • ventilatori industriali a bassa pressione (fino a circa 300 mmCA)
  • ventilatori industriali a media pressione (fino a circa 600/700 mmCA)
  • ventilatori industriali ad alta pressione (fino a circa a 2500 mmCA)

Infine, è bene ricordare che ci sono 4 grandezze fondamentali che definiscono un ventilatore industriale: portata, pressione, rendimento e velocità di rotazione. Queste quattro caratteristiche sono fondamentali nella scelta di un ventilatore industriale; per maggiori approfondimenti ti rimandiamo a questo articolo presente su ventilatoriindustriali.eu.

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